Medicina Naturopatica, NATUROPATIA, Medicina dolce, Medicina Naturale, Medicina non convenzionale, Bioterapie, ecc. ecc.; una gran confusione.
Appartiene la NATUROPATIA alla Medicina o alla Salutistica?? Due settori della stessa arte del curare, già da secoli in conflitto.
Ai nostri giorni una grande diatriba intercorre tra le corporazioni professionali della Medicina ufficiale e il NATUROPATA, tutelato a sua volta da associazioni di categoria purtroppo ancora troppo frammentate, ma comunque legittimato dalla crescente richiesta del cittadino di un approccio più umano ed efficace alla salute.
La Medicina ufficiale, nel mentre accusa gli operatori delle metodiche naturopatiche di ciarlataneria, per carenza di scientificità delle metodiche usate, proprio in nome della scienza vuole arrogarsi il diritto di essere l’unico titolare della salute.
Per cui la Medicina ufficiale, per superare i tentativi falliti di denuncia per abuso di professione medica oramai smentiti da molteplici sentenze che contestano la considerazione di atto medico di ciò che lo studio accademico non solo non prevede ma addirittura osteggia, cerca di integrare la Medicina Naturale nelle competenze mediche, timbrandola con il nome di “Medicina non Convenzionale” e di “Terapie Nuove”.
Tale denominazione risulta perciò il tentativo subdolo di togliere terreno a quelle figure professionali che con il loro impegno, la loro applicazione, la loro esperienza, il loro spirito di ricerca, il loro ingegno, hanno servito su un piatto d’argento le metodiche naturali, salvandole dall’oblio e adeguandole alle odierne esigenze.
Ben venga un confronto improntato sul vantaggio per il cliente-paziente, sul vantaggio della pubblica salute, ma purtroppo così non è.
Ciò che la corporazione medica vuole acquisire sembra sia più il potere che l’effettiva competenza.
Attenzione: ho parlato di corporazione medica e non del singolo professionista medico, magari leale ricercatore e dedito altruista.
Allorché, in una relazione ufficiale per perizia richiesta dal tribunale, un Presidente provinciale dell’ordine dei Medici arriva ad affermare che, in quanto l’aglio contiene un principio attivo, le perle d’aglio, di comune e libera vendita anche nei supermercati, possono diventare pericolose per la salute per cui solo un medico può prescriverle, alludendo che il non medico NATUROPATA consigliandole ha commesso un abuso di professione (smentito naturalmente dal Giudice con una piena e clamorosa assoluzione);
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